Se ti stai chiedendo un sottodominio cos’è, sei nel posto giusto. L’argomento sottodominio è tra i più discussi da coloro che si occupano di SEO e non solo. Il motivo è legato al fatto che non è sempre chiaro se Google valorizza, in ottica SEO, la presenza di uno o più sottodomini all’interno dello stesso sito.
I sottodomini ricoprono un ruolo importante nella struttura di alcuni siti, soprattutto di quelli molto complessi che necessitano di una struttura chiara e ben definita.
Una corretta gestione dei sottodomini può facilitare il lavoro di chi sta pensando di acquistare un dominio per la creazione, ad esempio, di un Ecommerce b2b o un blog WordPress (Su Netsons puoi trovare il dominio che fa per te incluso gratuitamente nel piano hosting).
È importante, inoltre, conoscere le differenze tra dominio e sottodominio per scegliere la soluzione migliore in base alle proprie esigenze.
Ma vediamo ora un sottodominio cos’è e come è strutturato.
Cosa sono i sottodomini
Il sottodominio ha il compito principale di suddividere il contenuto di un sito in ulteriori sezioni.
L’URL di un sito web ha solitamente questo tipo di struttura:
- Protocollo di trasmissione (http o https);
- Dominio di secondo livello o nome di dominio;
- Dominio di primo livello o estensione di dominio (ad esempio .org).
L’eventuale sottodominio si inserisce tra il protocollo di trasmissione e il nome di dominio (o dominio di secondo livello) con un punto che lo separa da quest’ultimo.
Sottodominio esempio: assistenza.esempio.com
Il gestore di un sito web può, in questo modo, presentare alcuni contenuti su pagine specifiche e separarle dal resto del sito. Un’ottima soluzione se si considera il costo di un sito web che andrebbe creato appositamente per svolgere tale funzione.
La creazione di uno o più sottodomini aiuta l’amministratore di un sito a organizzare le varie sezioni all’interno del sito. Un sottodominio, inoltre, permette di convergere i visitatori a una sezione apposita del sito senza passare necessariamente dalla homepage.
Sottodominio: perché crearne uno
La funzione principale di un sottodominio è di suddividere il contenuto di un sito in diverse sezioni a seconda delle esigenze di chi lo amministra.
Nonostante la divisione sistematica del sito, tutte le parti restano collegate tra di loro in modo che l’utente abbia sempre la percezione di trovarsi all’interno di un unico progetto.
Perché creare un sottodominio? Uno dei motivi principali, oltre a quello di raggiungere una maggiore organizzazione, è quello ai aumentare l’usabilità del sito.
Ecco alcuni casi in cui è consigliabile creare un sottodominio:
- Versione mobile di un sito.
Le versioni mobile di alcuni siti sono spesso create con sottodomini (riconoscibili per la “m” che compare all’inizio dell’URL). Tra i vantaggi c’è la facilità con cui si possono aggiungere contenuti all’interno della versione mobile del sito. L’alternativa consiste nel classico sito responsive.
- Sito web multilingua.
I siti web disponibili in diverse lingue possono presentare una divisione in sottodomini a seconda, appunto, della lingua preferita dall’utente.
- Pagine di destinazione.
I sottodomini sono utilizzati dagli esperti di web marketing per creare le creare le landing page, ovvero le pagine di destinazione. Si tratta di pagine, esterne al sito vetrina, che hanno l’obiettivo di coinvolgere il visitatore fino a farlo diventare un nuovo cliente. Questa scelta si deve al fatto che si ha maggiore libertà creativa.
- Siti di prova e test.
Gli sviluppatori, per sviluppare aggiornamenti e plugin, creano sottodomini di prova per testarli prima della pubblicazione online.
I sottodomini trovano una larga possibilità di impiego, soprattutto per l’aiuto che offrono nell’organizzazione e nella suddivisione in diverse sezioni di siti complessi.
La creazione di sottodomini, che possono arrivare fino a 500 per uno stesso dominio, permette inoltre al cliente di vivere un’esperienza di navigazione più semplice e veloce.
Creare un sottodominio WordPress
È possibile creare un sottodominio con WordPress? Per creare un sottodominio su WordPress è necessario usare alcune regole che si utilizzano solitamente quando si decide di creare un sito da zero.
Il sottodominio, pur restando a tutti gli effetti collegato al dominio principale, ha tutte le caratteristiche di un sito a sé stante, partendo dalle regole SEO da rispettare.
Come creare un sottodominio? Il primo passo è senza dubbio acquistare Hosting e Dominio.
Se si utilizza un hosting WordPress, bisogna andare nella sezione sottodomini e accedere alle opzioni che permettono l’installazione assistita di WordPress.
A questo punto si definisce il nome del sottodominio e il dominio principale di riferimento.
Lo step successivo è la creazione di un nuovo database con gli utenti per il sottodominio.
Grazie alla procedura di installazione guidata di WordPress si può finalmente iniziare a lavorare sul nuovo sito creato all’interno del sottodominio.
L’alternativa è quella di creare un secondo sito WordPress o trasferire il sito dal sottodominio al dominio.
I vantaggi di questa soluzione sono una maggiore libertà nel nome del sito e la possibilità di gestire entrambe le pagine dalla stessa dashboard. L’aspetto negativo è quello economico, dato che si devono sostenere doppi costi di gestione e l’acquisto di un secondo dominio.
Per concludere
In questo articolo abbiamo visto il sottodominio cos’è e quando può essere utile averne uno. Inoltre, abbiamo visto come creare un sottodominio utilizzando un hosting gestito.
Tuttavia, ricordati che per creare un sottodominio devi avere un dominio a tua disposizione. Se ancora non ne hai uno, non perderti questi consigli utili sulla scelta del nome per il tuo dominio!