Nell’articolo precedente, abbiamo visto come creare un’introduzione evocativa ed emozionale per la home page. Lo scopo è quello di entrare da subito in sintonia con il visitatore, trasmettendogli le prime informazioni fondamentali del sito (attraverso l’uso di immagini, video e brevi descrizioni testuali) e suscitando in lui un primo interesse.
In questo articolo, invece, vedremo perché è importante prevedere titolo e descrizione in home page. Vedremo anche come integrare questi contenuti senza appesantire troppo la grafica della pagina.
Tabella dei Contenuti
L’importanza del testo in home
Il testo in home è importante per almeno due fattori.
Primo fattore: l’utente
Di frequente si notano siti web, anche aziendali, con home page quasi completamente prive di testo. Il pensiero che motiva tale assenza è: “Ma tanto la gente non legge”.
È sicuramente vero che molte persone spesso ignorano i testi e si soffermano al massimo sulle immagini o addirittura danno soltanto uno sguardo d’insieme. Lo facciamo un po’ tutti in realtà. Ed è anche comprensibile data l’immensa quantità di informazioni a cui siamo sottoposti ogni giorno (sopratutto sul web). Sarebbe impensabile leggere ogni testo che ci troviamo davanti.
Siamo obbligati a filtrare e possiamo permetterci di leggere solo ciò che ci interessa o ci appassiona veramente.
Possiamo quindi concludere che omettere un testo di approfondimento in home page significa…
… escludere a priori l’opportunità, a chi è veramente interessato, di saperne di più su di noi, sui nostri servizi / prodotti o, in generale, sul nostro sito.
Secondo fattore: i motori di ricerca
Sebbene possano esserci visitatori poco interessati a leggere un testo di approfondimento, ce ne sono altri che, invece, non ne possono fare a meno. Stiamo parlando dei motori di ricerca, che analizzano e indicizzano le pagine web proprio sulla base dei testi.
Dunque, se si desidera comparire all’interno dei risultati di motori di ricerca come Google, è fondamentale prevedere titoli e descrizioni già a partire dalla home page. Per essere efficaci dal punto di vista dell’indicizzazione e del posizionamento occorre anche che questi testi rispettino determinate regole e contengano, ovviamente, parole chiave “posizionabili”.
Ma di tutto ciò parleremo più nel dettaglio in seguito.
Il titolo in home
È importante sfruttare in home page il “potere” dei titoli. Un titolo ben visibile salta subito all’occhio e permette di trasmettere le informazioni chiave anche a coloro che non sono disposti a leggere più di una manciata di parole.
Sebbene la creazione di un titolo possa sembrare quasi banale, in realtà non lo è affatto.
Il titolo dovrebbe essere pensato per captare l’attenzione dell’utente e, al contempo, favorire il posizionamento sui motori di ricerca.
Conciliare le due cose non è sempre facile e a volte si deve arrivare a un compromesso.
Ma ora passiamo alla pratica e vediamo come aggiungere il titolo in home page.
La difficoltà nel trovare un titolo che sia attraente sia per gli utenti che per i motori di ricerca, è compensata dalla semplicità del suo inserimento e personalizzazione tramite il plugin Elementor.
Per iniziare, aggiungi una nuova sezione appena dopo quella dell’introduzione.
Trascina l’elemento Intestazione all’interno della sezione creata.
Inserisci il titolo e personalizzalo con le opzioni in STILE. Ricordati che il titolo principale di una pagina web dovrebbe essere contenuto nel tag H1, quindi assicurati che nel campo “Tag HTML” sia selezionato “H1”.
Per rendere il titolo più interessante, aggiungiamo una seconda intestazione sotto quella appena inserita. Ricordati anche che in ogni pagina non dovrebbe essere impostato più di un H1. Perciò, in questo e in eventuali altri titoli della home, dovrai assegnare un tag diverso da H1 (ad esempio H2, H3, div, span, ecc.).
Personalizza anche questa intestazione nel modo che ritieni più opportuno. Nell’esempio in questione, abbiamo cercato di distinguerla graficamente dal titolo H1 e l’abbiamo avvicinata un po’, impostando un margine superiore di -50px.
La descrizione in home
La descrizione dovrebbe essere in grado di coinvolgere l’utente, interessato a tal punto da dedicare un po’ del suo prezioso tempo alla lettura del testo di approfondimento.
Una buona descrizione potrà confermare o addirittura amplificare l’interesse dell’utente.
Naturalmente, come avviene per il titolo, anche per il testo descrittivo si devono considerare gli aspetti relativi all’analisi e indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
Per iniziare, aggiungi l’elemento Editor di testo sotto i titoli precedentemente inseriti.
Una volta inserito il testo, personalizza gli stili per renderlo graficamente più gradevole. In questo caso, abbiamo optato per un blocchetto giustificato con capolettere e con un rientro del 20% a destra e sinistra del testo (puoi impostare rientri e margini dalla tab AVANZATO dell’elemento selezionato).
Consigli e opzioni grafiche
In merito all’aspetto grafico di titoli e testi che andrai a inserire in home (o in qualsiasi altra pagina del sito), l’unica accortezza rilevante è quella di mantenere un buon livello di leggibilità (utile sia per l’utente che per i motori di ricerca).
Evita quindi blocchi di testo lunghi e senza interruzioni o paragrafi. Evita anche frasi interminabili e con molti incisi, che complicano inutilmente la lettura. Utilizza, dove necessario i bold, i corsivi e gli altri stili disponibili per rendere più evidenti i concetti più importanti.
A livello grafico, assicurati che font e colori siano ben visibili (ad esempio, evita un testo in grigio chiaro di piccole dimensioni su un fondo bianco).
Per il resto, non ci sono regole o limiti particolari. Potresti affiancare un blocco di testo a un’immagine oppure potresti suddividere il testo in più blocchetti distribuiti lungo la home page, in modo da rendere la lettura meno pesante.
Le soluzioni possono essere davvero tante, lascio a te trovare quella più idonea al caso tuo!
Nel prossimo articolo ci prenderemo cura di quei visitatori un po’ pigri, che saltano inesorabilmente i testi da noi redatti con molta cura e impegno.
